Riflessioni sulle riflessioni in una giornata marrone

Rileggo sempre ciò che scrivo.
E lo faccio più e più volte.
Perché dentro ci sono io.
Ho bisogno di leggere ciò che una parte di me ha scritto.

E’ come se mi osservassi da lontano.
Io che da lontano non ci vedo.
Eppure è un lontano che mi avvicina al “core”, al nucleo – direbbero gli inglesi.
“Allu core”, al cuore, direbbero i salentini.

Io sono lì, in mezzo ad un’accozzaglia di parole senza senso, forse.
Di certo sono parole che scrivo con il con-senso di una parte di me.
Quella che grida, sottovoce.
Quella che vorrebbe graffiare, senza unghie.
Quella che vorrebbe tutto, ma non vede niente.

E poi penso anche a questo giorno senza scrivere.
E allo scrivere, ora, per la necessità di esprimere.
E capisco che scrivere è frutto di emozioni forti.

Desiderio.
Rabbia.
Paturnie.
Amore.

Cose che parlano di me.
Cose che parlano per me.

Vabbè.

Riflessioni in una giornata marrone

Voglio scappare da tutto e da tutti.
Ma prima di tutto voglio scappare da me.

E non voglio fare più niente.

Non voglio scrivere, ché non ne sono capace.
Non voglio parlare, ché non ne sono capace.
Non voglio pensare, ché non ne sono capace.

E non mi sto piangendo addosso, ché non ho più lacrime.

Sono arrabbiata col mondo e con me, che di questo mondo non mi sento parte.

E vorrrei urlare, ma non ho più voce.

Mi sento vuota.
Vacante.
Una vacante che ha bisogno di una vacanza.
In giro da qualche parte.
Vagante.

In fondo di me ho sempre detto di essere una femmina vagante.
Ultimamente più mina.
Avrei tanto voluto trasformare quella carica esplosiva che è in me in una matita, capace di (de)scrivere sogni, speranze, desideri inespressi.

E invece no.

Sto scoppiando.
Forse è già accaduto.
Vedo pezzi di me ovunque.
E non so raccoglierli.
Non so aiutarmi.

Perché so bene che l’unica persona in grado di salvarmi è dentro di me.
Ma non la trovo.
Non mi trovo.
E se mi trovo, mi trovo male.

E faccio male a chi mi è vicino.

Mi dispiace di tutto.
Mi dispiace di me.

Sono una donna complicata.
E complicante.