Via di qua

Passeggiando a piedi amo leggere i nomi delle vie che percorro.
Via Manzoni, Via Grassi, Via Milano…
Io, invece, abito in via Collina.
Non un nome importante per la mia via.
Non Shakespeare o Dante o D’Annunzio.
No, la mia si chiama proprio Via Collina.
Un nome che non dice niente.
Che non rimanda ad una persona o ad un fatto storico importante.
Ricordo solo un arbitro con quel nome.
Allora dovrei dire che arbitro in Via Collina.
Forse suonerebbe meglio.
Forse non suonerebbe affatto.
Fischerebbe, questo sì.
Poi, però, penso alla mia via dal nome geografico.
Collina.
Indica un luogo, tutto verde magari (quanto amo il verde!).
Un punto né alto né basso.
Non pianura, non montagna.
Una sorta di non luogo o un luogo di mezzo.
Ed io abito proprio qui, in Via Collina.
Una folle come me, in Via Collina.
Come il fool on the hill di quei matti dei Beatles.
Ma sì: tutto alla fine torna.
O va.
Via di qua
Via Collina.

 

 

Autun… No!

Tutto sommato questo autunno non è poi così male.
Il sole scalda ancora.
Piove spesso, ma io ho già i miei nuvoloni nella testa e qualche temporale in più non mi spaventa.
Fa freschetto, ma tanto il mio chiodo non mi si schioda più di dosso.
E…
Come?
Come hai detto, scusa?
Non siamo in autunno?
Primavera???
Ma scherzi?
Mah.
Io una primavera che sa di autunno tendente all’inverno non me la ricordo proprio.
Dovrei essere al mare, in questo periodo.
Magari non per farci il bagno, ma di certo non dovrei essere qui a sentir freddo.
Brrr!
Questo dovrebbe essere il periodo dei barbecue non dei caminetti accesi.
Eppur si muore. Di freddo.
Ahi.
Non esisteranno più le mezze stagioni, ma di certo esistiamo noi in mezzo a stagioni poco stagionate, poco mature per il periodo.
E intanto il meteorologo di turno in tv che ripete le solite frasi:
“Temperature al di sotto delle medie stagionali.”
O al di sopra.
Ma queste medie, poi, quali sarebbero?
Domanda elementare, la mia, lo so.
Beh.
Provate a rispondere.
(intanto io mi incammino verso il camino)