Odio le file

Mi sono alzata presto stamattina, per dare uno sguardo a questo nuovo anno. 
Sì, un po’ lo avevo visto ieri sera, allo scoccare della mezzanotte, ma c’era un tale frastuono di botti e risposte che non c’avevo capito poi molto. Allora avevo chiuso la finestra con la tacita promessa di alzarmi presto e guardare questo 2015 senza distrazioni di sorta.

E invece niente.
C’era già la fila, stamattina.
E io ODIO le file.
Ho provato a capire se ci fosse anche solo una remota possibilità di vedere la fine, di quella fila, ma non c’era, no. 
C’era, invece, un sacco di gente che parlava e parlava e parlava, fastidiosa quasi più dei botti di poche ore prima. E diceva che sì, sarà un anno fantastico, vedrai, ma no, è già iniziato da schifo, così come è finito, e chissà se troverò lavoro, dai, pensa alla salute e auguri per un anno sereno, anche a te e famiglia, e blablabla.
Ma io non avevo in mente tutto questo.


Meglio sarebbe stato, allora, restarsene a letto, mi sono detta.

 Avrei potuto provare ad immaginare, magari sognare, un anno diverso, più allegro, colorato, come un cartone animato da buoni propositi.


Invece testona che sono!

Dovevo alzarmi presto, io.


Dovevo guardare con gli occhi veri e non con quelli della mente, io.
Dovevo osservare, analizzare, sperimentare e poi trarre le mie conclusioni su questo nuovo inizio, io.
Eh.
Ma c’era già la fila.
E io ODIO le file.
“Serviamo il numero…”
No, aspetta, forse tocca a me.
Sì, ecco. Tocca a me dire.
Dunque… ecco… no, dico…
Lo sapevo.
Non so più cosa dire.
Non sono ancora pronta.
E’ troppo presto.
Non me la sento di sputare sentenze su ciò che non conosco.
Ed io questo 2015 non lo conosco ancora.
E neanche voi altri lo conoscete ancora.
Allora disperdiamoci, su.
Lasciamo perdere la fila.
Lasciamo perdere questo insensato blablabla che non porta a niente.
Facciamo entrare questo povero anno appena arrivato e vediamo cosa fa.
Intanto io prendo il numerino, per il 31 dicembre.
Così sarò la prima a parlare dell’anno appena passato.
Sarò la prima della fila.
(perché io ODIO le file – l’ho già detto?)

Pubblicato da

La Pazza

Parole fatte a pezzi. Parole come pezzi. Di me. Io: patchwork in progress.

6 pensieri su “Odio le file”

      1. Premetto che lavoro nella direzione centrale delle poste e dentro la sede abbiamo un ufficio postale interno (affollatissimo come quelli esterni, considera che siamo oltre 6000 persone!). Quindi quando serve vado giù prendo un paio di numeri e risalgo in ufficio. Calcolo il tempo che su per giù ci vuole e poi riscendo. se ho fatto bene i calcoli aspetto pochi minuti e poi tocca a me. A quel punto ho un foglietto in più, che decido di dare a chi sta in fila e mi sta più simpatico. Sempre una follia…ma tu, visto il nick che hai, dovresti capirmi!

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  1. Guarda guarda chi ti ho portato stella 🙂
    Venendo a te, due punti su tutto:
    1) meglio sarebbe stato restarsene a letto
    2) Facciamo entrare questo povero anno appena arrivato e vediamo cosa fa.
    aggiungo anche che ci sei pure tu in questo 2015 appena arrivato, mica poco!

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