Titti a casa

Se mi fingo morta forse mi lasciano in pace.
Tutti.
E tutto.
Se mi credono morta smetteranno di chiedere
di assillare
di bussare alla mia porta
“È aperta!”
Ecco.
Ho parlato.
Ora sanno che sono viva.
Che vivo ancora.
Vivo è una parola grossa.
Sopravvivo.
E sotto muoio.
Tanto non se ne accorge nessuno.
Finché continuo a sorridere va tutto bene.
Va tutto bene.
Va tutto. Bene.
Va. Tutto bene?
No.
Ma non diciamolo in giro.
Ché tanto non ci crederebbe nessuno.
Continua a ballare, Titti.
The show must go home.
“On. Si dice on.”
No. Per me è home.
Dove c’è Titti c’è casa.
“E dov’è casa?”
Non so.
Sto ancora cercando la Titti.

Pubblicato da

La Pazza

Parole fatte a pezzi. Parole come pezzi. Di me. Io: patchwork in progress.

5 pensieri su “Titti a casa”

      1. Oggi sono appena stata cazziata pesantemente perche pare io sia lagnosa nonchè lamentosa, di fatto mi basta anche una sola persona che colga che sto parlando piu a me e che non si tratta di una sterile voglia di piagnucolare (che poi … Anche quello ogni tanto ci sta). Ti abbraccio, molto contenta di quest’incontro. ❤️

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